Il "Settimanale" Centonove, edito a Messina, a pagina 19 , ha pubblicato ieri un articolo a firma di Gianfranco Cusumano. Sto leggendo tutta la documentazione in mio possesso per, eventualmente, estrapolare le parti più "salienti" o quelle nelle quali, nelle intercettazioni delle utenze telefoniche e in quelle ambientali, viene citato il mio "Blog". Nel suo Blog "L'Altra Informazione", "cirosca", nell'intento di informare i lettori di quello che stava accadendo realmente, stava "rompendo le uova nel paniere", pubblicando notizie e documenti che dovevano rimanere "segreti" (secondo loro). E' come leggere un "romanzo giallo" per scoprire chi è "l'assasino" e i suoi complici. "Centonove" mi viene in aiuto, anzi, viene in aiuto dei lettori del mio Blog, dei lettori del settimanale e dei cittadini santagatesi, anticipando alcune "particolari situazioni" e qualche brano delle intercettazioni. Trascrivo qui sotto il contenuto di parte dell'articolo, con la speranza che nella trascrizione qualcosa non mi sia sfuggito. invitando, eventualmente i lettori a volermi perdonare.
[ SANT'AGATA MILITELLO. Sale il numero degli indagati all'interno dell'operazione sugli appalti pubblici.
Nel regno di Camelot
Concorsi pilotati. affidamento di incarichi "sospetti", distribuzione di fondi a funzionari amici.
Ecco cosa si nasconde dietro l'inchiesta che potrebbe riaprire nuovi fronti giudiziari.
di Gianfranco Cusumano
Sant'Agata Militello. Concorsi pilotati, affidamento di incarichi "sospetti", distribuzione di fondi ai
funzionari "amici". Chi pensava che i risvolti di Camelot - l'operazione della procura di Patti che ha fatto tremare il comune di Sant'Agata Militello lo scorso febbraio - fossero finiti si sbagliava.
Nei giorni scorsi sono venuti meno i vincoli del segreto istruttorio sugli incartamenti processuali. Dall'esame dei 16 faldoni, oltre 30 mila pagine, messi dalla Procura a disposizione dei difensori
degli indagati, è emerso che quello che è stato reso noto potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Infatti, oltre ai venti indagati raggiunti da avviso di garanzia è stata depositata una informativa della
Squadra Mobile dalla quale si evince che risultano essere stati inseriti nel registro degli indagati altre ventisette persone, tra politici, tecnici e funzionari regionali. Tra i faldoni spiccano episodi nei quali
figurano anche i nomi degli attuali consiglieri comunali Antonio Scurria, presidente del consiglio, e Calogero Pedalà. All'epoca il primo era assessore, l'altro vice sindaco. Ricorrente il nome di Giuseppe Contiguglia, capo dell'ufficio tecnico, I'unico che ancora rimane confinato agli arresti domiciliari.
La peculiarità dell'indagine è quella che gli elementi a carico degli indagati risultano cristallizzati in una enorme mole di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Risultano intercettazioni nelle utenze telefoniche dell'ingegnere Giuseppe Contiguglia e dell'ex sindaco ed oggi senatore Bruno Mancuso.
Nonché riprese audio-video anche nella stanza del primo cittadino ed in quella dell'ex dirigente dell'Ufficio tecnico. Ii procuratore capo di Patti, Rosa Raffa, scrive nella sua richiesta di misure
cautelari che «la lunga e complessa attività investigativa ... ha fatto emergere l'esistenza di un comitato d'affari, collocato ai vertici tecnico - amministrativi del comune di Sant'Agata Militello, che ha svolto la propria attività di istituto non già come un servizio da rendere nell'interesse della comunità, ma come una forma di potere esercitato per piegare l'attività di amministrazione e di governo al conseguimento di interessi personali, sia di carattere economico che politico-elettorale».
Secondo chi ha condotto l'inchiesta «il promotore è Bruno Mancuso ed organizzatore Giuseppe Contiguglia". "I sodali perseguono, attraverso la commissione dei reati, un duplice, disgiunto, ordine di obiettivi.. il primo tende al rafforzamento della propria immagine di amministratore e uomo politico, Contiguglia ed i partecipi, invece, ....al conseguimento di indebiti vantaggi economici,,. Lo stesso Contiguglia nel corso della conversazione del 17 novembre 2011,
intrattenuta con Cono Galipò e Carmelo Gambadauro, si rammarica per la diffusione di informazioni e di atti interni dell'Ufficio Tecnico sulla stampa, ed evidenzia di avere la copertura
politica e di sentirsi, per questo, il bersaglio principale delle critiche dell'opposizione politica in quanto considerato "il braccio operativo" del sindaco Mancuso. E' sempre lo stesso Contiguglia che nel corso della conversazione registrata all'inteno del suo ufficio, il 15 giugno 2011 rivendica
il ruolo di garante per consentire, che gli incarichi siano affidati a professionisti esterni, seguendo un indirizzo politico ben preciso: «in tutte queste situazioni che ci vedono a noi qua protagonisti che
poi alla fine ci fanno venire pure qualche vantaggio economico nelle nostre tasche ... viene perche? C'è qualcuno che si rompe il culo giusto? ... Giusto! Noi ci mettiamo le b e l l e firme . ..sulle procedure senza fare un cazzo ... dopodichè credo che sia moralmente, dico sia moralmente ... incomp ... anche perché c'e anche un indirizzo politico ... incomp ... sia moralmente corretto andare in una certa direzione?». Oltre al sindaco Mancuso, risulta dall'informativa della Squadra Mobile, che anche I'ex vice Sindaco Calogero Pedalà e l'ex assessore ed attuale Presidente del Consiglio Antonio Scurria sono coinvolti. Tra i diversi capi d'imputazione, ipotizzati a carico dei due attuali consiglieri di opposizione all'amministrazione Sottile, quello relativo all'assunzione del responsabile del servizio economico-finanziario del Comune, Giuseppina Smiriglia, che secondo gli inquirenti presenta anomalie. La Squadra mobile, in proposito scrive che "Bruno Mancuso, che ha voluto fortemente il funzionario Giuseppina Smiriglia ed ha seguito con attenzione il rapporto amministrativo stabilito con l'ente comunale, è costretto, e di ciò e ben consapevole, ad intervenire con condotte illecite per superare i rischi provocati dalla pubblicazione dell'avviso pubblico, avvenuto approfittando della sua momentanea assenza".
Dall'intercettazione del 20 dicembre 2011, emerge che alle ore 13,13, Antonio Scurria torna nell'ufficio del sindaco con Smiriglia, la quale lamenta che il concorso poteva essere evitato e dopo la valutazione dei requisiti degli altri candidati. riceve rassicurazioni da parte del sindaco sulla inesistenza assoluta di ostacoli per la sua assunzione al comune. "Noi facciamo un
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Commenti:
macchianera
p.s. il tempo è stato galantuomo, speriamo lo sia anche la prescrizione.