Nella foto: La zona Industriale, nei pressi del Depuratore e dell'ex Macello Comunale. (Che macello....!) |
Sant'Agata di Militello. La Regione scrive al Comune e al RUP. I lavori della strada Porto-Zona industriale eseguiti con finanziamento POR Sicilia sono irregolari.
I lavori della strada Porto-Zona industriale eseguiti con finanziamento POR Sicilia sono irregolari. Le opere non realizzate pagatele voi ed eseguitele.
Questo, in poche parole, scrive l'organo di controllo della Regione con una lettera indirizzata al Comune e al RUP (responsabile Unico del Provvedimento) Ing. Calogero Silla.
E i consiglieri di minoranza Maniaci, Puleo, Carrabotta, Blandi, inviano al Sindaco e al Presidente del Consiglio l'ennesima interrogazione a chiarimento. Altra "patata bollente" per questa amministrazione che, ad esaminare con attenzione "le carte" e le opere realizzate con finanziamenti regionali, comunitari, provinciali, pare non ne "imbrocchi" una giusta. Qualcuno mi ha chiesto: "Ci sono o ci fanno?". Ero sovrappensiero, distratto e non avendo capito, chiedo: "Cosa?" . La risposta: "Dilettanti allo sbaraglio!".
Andiamo con ordine. il nostro comune riesce ad accedere ad un finanziamento europeo di euro 931.000,00 per un progetto per "lavori di messa in sicurezza della viabilità di accesso alla zona portuale, sportiva. artigianale e industriale". Deve cofinanziare l’opera con € 257.600,00 ed accende un mutuo che stipula con la Cassa Depositi e Prestiti. iniziano e si completano i lavori (u Zu Peppe mi scrive: "alla sanfasò"). La frase non l'ho capita, poi chiederò spiegazioni).
A livello burocratico si infittisce la corrispondenza tra la Regione e i nostri uffici tecnici per varianti, perizie, richieste di chiarimenti. Ora, a fine novembre scorso la Regione affonda gli "artigli" e fa notare tra l'altro che:
"[.....] nessun dirimente nuovo elemento emerge dalla nota del RUP n' 17998 del 01/07/2011 e che inoltre le perizie di variante e suppletive sono rimaste invariate, pertanto ha ribadito quanta già reso con la nota prot. n. 21218 del 07/3/2011 [........] Per quanto riguarda il profilo tecnico dell'incrocio a raso, realizzato al posto della rotatoria (sulla quale era stato dato l'apprezzamento della Commissione esaminatrice dei progetti e quindi finanziato l'intervento), il Servizio 21 evidenzia che i punti di conflitto aumentano anziché diminuire riducendo i livelli di sicurezza sicché la variante non appare migliorativa.
Con riferimento alla nuova condotta fognaria acque nere introdotta con la P.V.S. in questione. lo stesso Servizio 21, nell'evidenziare alcune caratteristiche geometriche quale lo sviluppo della rete che per il 50% fuori la sede stradale oggetto dei lavori, ha rilevato che l'importo dei relativi lavori a lordo. ammontanti a euro 142.905,29, risultano esuberanti rispetto ai limiti della legge [.....] confermando quanto già evidenziato in precedenza. Ha evidenziato inoltre la mancanza di elaborati afferenti il profilo idraulico e i calcoli idraulici etc., nonchè la conformità al PRG al PARF vigenti, il parere igienico sanitario oltre la validazione e relativi visti.
Per quanto sopra riportato questo Ufficio non può che confermare quanto affermato nella precedente nota, n' 31207 del 04/04/2011. In particolare, fatte salve le approvazioni tecnico-amministrative previste dalla legge nonché le acquisizioni di pareri [....] e autorizzazioni varie si evidenzia quanto segue:
- Le opere afferenti I'intersezione ad Y proposte in perizia non possono sostituire, anche sotto il proflilo della sicurezza stradale, le opere inerenti la rotatoria previste dal progetto originario finanziato da questo Assessorato, per le motivazioni addotte dal Servizio 21 che si condividono. Peraltro lo stesso Comune con il progetto principale aveva progettato la rotatoria sulla base di specifici vantaggi, in particolare sotto i profilo della sicurezza stradale, che si prevedevano di ottenere con la realizzazione.
- Le opere fognarie di acque nere previste nella perizia di variante e suppletiva non sono coerenti con la misura 6.01 del POR 200012006 e pertanto la relativa spesa non potrà essere posta a carico delle risorse liberate di provenienza comunitaria ma andranno poste a carico del bilancio comunale. (NdB: In buona sostanza, pagateli voi)
- l1 calcolo delle somme per premi incentivazione (ex art. 18 L. 109i94 e s.m. e i.) va determinata applicando la percentuale de1I11,5% ai lavori e con riferimento alle attività rese dall'Ufficio ed è omnicomprensivo ed include tutte le attiviti tecniche previste dalla norma nonché le attivita del R.U.P. quantificate nello 0,25% del premio incentivante.
- Le competenze tecniche (prog.,D.L., etc.) sono spese inammissibili a rendicontazione e quindi non rendicontabili sulle risorse liberate qualora gli affidamenti siano stati conferiti in maniera fiduciaria come peraltro sembra dall'esame degli atti in possesso. (NdB. Altro "vulnus" in cui la nostra amministrazione incappa spesso e volentieri)
- I quadri economici delle perizie di variante e suppletive non riportano le economie da ribasso d'asta I.V.A. compresa ( Euro 56.760,10 sulla 1" P.V.S. ed Euro 57.315,17 sulla 2" P.V.S.), e pertanto, fermo restando l'importo finanziato pari a Euro 931.000.00, gli stessi vanno adeguati.
- Si ricorda che per I'acquisizione di aree ed immobili la spesa prevista nel progetto principale ammontava e Euro 38.874,02, mentre in perizia la stessa si riduce ad Euro 19,000,00 e pertanto è necessario che le perizie siano complete anche dell'elaborato progettuale R15 non riscontrato tra gli atti trasmessi anche se citato nell'elenco degli elaborati. Giova ricordare che ai sensi dell'art. 5 del decreto di finanziamento nr. 1629/S6 del 29.7.2008 codesto Comune è tenuto alla completa realizzazione dell'opera finanziata e ad intervenire finanziariamente, con fondi del bilancio comunale. per far fronte ad eventuali maggiori oneri a qualsiasi titolo occorrenti per dare completa l'opera.
Pertanto, nel rimanere a disposizione per eventuali chiarimenti, si restituiscono le perizie di variante e suppletive e si resta in attesa della rielaborazione delle stesse tenendo conto delle osservazioni sopra riportate
IL FUNZIONARIO DIRETTIVO
(Rag. A. Pisciotta
IL CAPO SERVIZIO
(Ing. V. Falletta) "
Da tutto questo scaturisce l'interrogazione dei "magnifici 4" che vi propongo col copia-incolla:
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio
Oggetto: Interrogazione inerente le gravi contestazioni dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture sulla realizzazione dei lavori di “messa in sicurezza della viabilità di accesso alla zona portuale, sportiva, artigianale, industriale e ferroviaria”
Premesso
- che con D.D.G. n. 1629 del 29-07-2008 e n. 1278 è stato finanziato dalla Regione Siciliana, a valere sui fondi POR-SICILIA 2000-2006 Misura 6.0, il progetto di messa in sicurezza della viabilità di accesso alle zona portuale, sportiva, artigianale, industriale e ferroviaria;
- che il Comune di Sant’Agata Militello ha cofinanziato l’opera per € 257.600,00 principalmente mediante accensione di un mutuo stipulato con la Cassa Depositi e Prestiti;
. che al progetto originario sono state redatte in corso d’opera successive perizie di variante e suppletive che sono state sottoposte alla valutazione del competente Assessorato Regionale;
- che in fase di prima valutazione delle citate perizie sono state rilevate dall’organo regionale svariate anomalie sia sotto il profilo formale, quali inadempimenti di natura amministrativa e contabile, sia di natura sostanziale, quali la realizzazione di opere fognarie originariamente non previste e di cui è stata contestata l’inammissibilità al finanziamento in quanto non coerenti con Misura 6.0 del POR 2000-2006;
- che in particolare l’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno e conveniente eliminare dal progetto originario la realizzazione della rotatoria originariamente prevista disponendo ai progettisti la redazione di apposita perizia di variante ed all’impresa aggiudicataria la realizzazione dei lavori di posa in opera di un nuovo collettore fognario;
Considerato
- che con la nota n. 100407, prevenuta nei mesi scorsi da parte dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, sono stati ribaditi e confermati i motivi di contestazione già precedentemente formulati nonostante le controdeduzione del RUP a supporto del proprio operato;
- che in definitiva l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture evidenzia le seguenti circostanze più meritevoli di attenzione:
- Inammissibilità delle modifiche progettuali che eliminano di fatto la realizzazione della rotatoria dalle previsioni originarie;
- Inammissibilità delle opere fognarie in quanto non coerenti le previsione del bando di finanziamento e pertanto da imputare al bilancio comunale per l’importo di circa 140.000,00 euro;
- Mancata indicazione dei ribassi d’asta nel quadro economico delle perizie;
- che in conclusione l’organo regionale ribadisce l’obbligo di adempiere, ai sensi del decreto di finanziamento, alla completa realizzazione di tutte le opere originariamente finanziate con imputazione al bilancio comunale di tutti maggiori oneri necessari eccedenti le previsioni originarie;
- che quella in questione è l’ennesima contestazione che viene mossa all’Amministrazione in materia di opere pubbliche a riprova di una incapacità a gestire procedimenti amministrativi in maniera cristallina ed immuni da ogni i rilievo, nonostante la grande propaganda che da sempre è stata fatta intorno all’efficienza ed alla produttività di funzionari e dipendenti ben pagati e di professionisti disponibili;
Ritenuto
- che le contestazioni mosse dall’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, di cui si ravvisa una eccezionale gravità rispetto all’operato dell’Amministrazione, rivestano carattere di urgenza per i possibili condizionamenti sulla programmazione finanziaria dell’ente, dovuti ai maggiori oneri derivanti da errate valutazioni tecnico-politiche;
- che altrettanta urgenza è rappresenta dal evidente rischio di incorrere in contenziosi che l’aggiudicatario dei lavori potrebbe attivare per il recupero delle somme ancora dovute per il lavori svolti;
- che le circostanze esposte verificano come al solito la superficialità nella gestione delle opere pubbliche, che questa Amministrazione dovrebbe rassegnarsi a riconoscere atteso che è ormai consuetudine che gli atti prodotti da questa Amministrazione in merito alle opere pubbliche vengano contestati dagli organi regionali competenti;
- che sia politicamente grave che ad un Amministrazione che ha puntato molto sulla necessità di rintracciare risorse comunitarie faccia eseguire dei lavori inammissibili alle misure POR, circostanza quest’ultima recentemente contestata alla Regione Siciliana dagli ispettori inviati dalla Comunità Europea
Si interroga il Sindaco per sapere
- Quale sia la posizione dell’Amministrazione rispetto alle contestazioni formulate nella nota n. 100407 dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture;
- Quale sia stato il ruolo dell’Amministrazione nell’assunzione delle scelte che oggi sono oggetto di pesante contestazione da parte dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture;
- Per quali motivi dal verbale del’incontro operativo tra i soggetti a vario titolo coinvolti nell’opera di che trattasi, nulla si evince circa l’urgenza di provvedere alla realizzazione di un collettore fognario;
- Se l’organo politico abbia dato indicazioni al RUP di ordinare all’aggiudicatario la realizzazione delle opere fognarie in luogo della rotatoria;
- Quale sia l’importo delle opere e delle inadempienze a qualsiasi titolo contestate nella nota n. 100407;
- Quali siano le soluzioni di natura finanziaria che l’Amministrazione stia eventualmente valutando per dare copertura ai maggiori oneri derivanti dalle contestazioni formulate;
Si richiede risposta scritta e orale
Sant’Agata Militello, 13.02.2012
I Consiglieri Comunali (Calogero Maniaci, Giuseppe Puleo, Calogero Carrabotta, Nenè Blandi)"
Ma dico una cosa regolare l'hanno fatta?
RispondiEliminaE ora chi paga i danni il Sindaco o il Rup?
Produce, e già, e purtroppo produce delusioni.
RispondiEliminaQuella strada che "doveva" essere un fiore all'occhiello per la viabilità del paese e principale snodo oltre che alla zona industriale anche per svariati utilizzi e anche come unione tra i comuni di Sant'Agata e Acquedolci, essa infatti permette il collegamento in pochissimi minuti (spesso troppo pochi, alcuni la scambiano per Maranello). Abbiamo atteso anni con quel moncherino di ponte sospeso nel nulla, poi finalmente l'arzigogolata unione, infatti questa strada si caratterizza per il suo snodarsi a serpentina, una serpentina con evidenti spasmi viscerali. Una strada come quella avrebbe come principale prerogativa la linearità o, quantomeno, il minor numero possibile di curve e semicurve salite e discese, dovrebbe essere una litoranea o qualcosa di simile, dovrebbe, ma tant'è...
In oltre chi vuol fare un minimo di attività sportiva in mancanza di strutture pubbliche si avvale di questa strada sia per percorrerla a piedi passeggiando o correndo, sia in bici da grandi e piccini. Insomma una strada che ha come vocazione naturale di essere usata dal popolo di marciatori o aspiranti tali se non fossero cosantemente scoraggiati.
La strada partendo dalla ormai famigerata villa Bianco comincia un intorcinamento budellare tra slarghi e strettoie, ta simil marciapiedi e totale assenza di qualcosa di simile. Il marciapiede comincia per qualche metro a destra poi improvvisamente s'interrompe per ricomparire come per magia a sinistra, poi il nulla. Ricomincia di nuovo a sinistra ma...ecco che su quel maricipiede, nuovo di zecca, improvvisi ostacoli, pali e misteriose cassette che pare non abbiano trovato altra possibile collocazione se non in quel già martoriato marciapiede. Di nuovo un'interruzione poi, meraviglia, ecco un bel muretto tirato su in un paio di giorni sotto gli occhi di rup e rop cip e ciop e con due belle statuine a mò di decoro di una graziosissima casetta che orna e completa il già arzigogolato percorso. Ecco infine il ponte e finalmente in territorio limitrofo e amico un esangue marciapiede ma almeno lo è sul serio dove i pedoni e corridori superstiti, dopo la prevedibile falcidia pe! r la gimkana fatta e le fatiche sisifiche affrontate possono finalmente pensare di percorrere qualche metro in sicurezza (si fa per dire) su un pezzetto di strada diritta.
Era l'occasione per fare una bellissima pista ciclabile, un bel percorso per sportivi, una bella strada a scorrimento veloce panoramica e un bel servizio alle popolazioni dei due comuni interessati e invece, hanno realizzato una strada che sembra bombardata e spezzettata con dossi e fossi, rappezzata ancora prima di nascere. Una cosa vorrei, che la intitolassero ad imperitura vergogna a qualche amministratore, sarebbe il giusto castigo.
Zà Peppa