È un fatto piacevole che il suo blog diventi luogo di discussione e soprattutto di critica. Sarebbe auspicabile che anche tra le forze politiche santagesi ci fosse un confronto sui temi della città, a prescindere dalla loro maggiore o minore importanza, perché questo renderebbe sicuramente il dibattito più produttivo e renderebbe immune chi amministra da rilievi di natura politica per i quali non si può far finta di niente.
La lettrice che si firma simpaticamente critica legittimamente un intervento, a suo dire tardivo, della Minoranza rispetto alla gestione dei Cantieri Regionali, critica che accolgo quale occasione per fare una riflessione sulla nostra attività consiliare relativa all’argomento.
Dovrei però soffermarmi un attimo sulla completa assenza di confronto che questa Amministrazione ha con le forze politiche della Minoranza in assoluta controtendenza con la PACIFICAZIONE POLITICA di cui è stata fatta solo propaganda ma che invece si è tentato e si tenta quotidianamente di trasformare in APPIATTIMENTO POLITICO.
Questa chiusura, che è una legittima scelta di chi Amministra e di cui si assumerà la responsabilità politica innanzi agli elettori che potranno anche premiarla, ha determinato una conseguente impossibilità di confrontarsi sulla opportunità degli interventi scelti, sulle priorità da accordare alle esigenze della città, ragion per cui non essendo degli “inquisitori” non potevamo non attendere la fine dei lavori per poter esprimere il nostro giudizio pur avendo mantenuto una grande attenzione nella fase preparatoria e nello svolgimento degli stessi lavori. Prova ne siano le iniziative consiliari presentate nel corso del 2011, almeno tre interrogazioni, per sollecitare l’Amministrazione su problematiche inerenti i cantieri regionali e più specificatamente i ritardi nella redazione dei bandi, i ritardi e le inutili sospensioni dei lavori, i ritardi nei pagamenti di fornitori e lavoratori, la perdita del sussidio di disoccupazione per alcuni di essi, la necessità di aprire un dialogo con i cittadini di contrada Telegrafo per la soluzione del grande malcontento generato dal “vergognoso muro”.
Ritengo che nulla debba rimproverarsi la Minoranza essendo stata fino ad oggi attenta a tutte le problematiche connesse ai Cantieri Regionali, ed a tutti i soggetti coinvolti in primis i lavoratori che sono i principali destinatari di interventi di questo tipo a grande rilevanza SOCIALE.
È chiaro che il momento del controllo politico consuntivo sulle scelte effettuate doveva arrivare, come è arrivato, e da questo controllo politico non ci si poteva esimere per il solo fatto che i lavori siano stati “ULTIMATI” o i giochi sono fatti e non serve a nulla parlare. Anzi proprio la conclusione dei lavori è, e deve essere, il momento per verificare che le scelte poste in essere in completa autonomia dall’Amministrazione abbiano concretamente conseguito risultati in termini di INTERESSE GENERALE per la comunità. Ora, proprio perché abbiamo riscontrato alcuni aspetti che meritano di essere approfonditi proprio sotto il profilo degli interessi generali a nostro avviso non realizzati con le scelte effettuate per taluni cantieri regionali, questa è l’occasione per farlo e per richiamare l’Amministrazione ad una verifica del proprio operato e degli indirizzi che eventualmente sono stati forniti agli uffici. Ma la cosa che ci allarma è che qui non si tratta di uno o due episodi, qui si tratta di un sistema e di una impostazione che non ci piacciono, di una superficialità nell’operare scelte che non hanno fatto un buon servizio alla comunità, di un modo di pensare e ragionare sulle opere pubbliche dando priorità a QUANTO si spende e non a COME si spendono le risorse pubbliche o a COME canalizzare in un opera pubblica il massimo BENEFICIO per i cittadini.
Questo è il tema su cui bisogna riflettere e su cui la politica non da risposte e non si confronta, a prescindere dalla strada di Torrecandele o di Crocetta, "o dai due o dieci centimetri di asfalto che sono stati effettivamente impiegati".
Saluti
Questo è il tema su cui bisogna riflettere e su cui la politica non da risposte e non si confronta, a prescindere dalla strada di Torrecandele o di Crocetta, "o dai due o dieci centimetri di asfalto che sono stati effettivamente impiegati".
Saluti
Calogero Maniaci
(a nome anche di Puleo, Carrabotta, Blandi)
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La pagina resta aperta anche alla collaborazione e ai commenti e/o risposte dell'amministrazione e dei suoi consiglieri di maggioranza.